Wolbrook: il ritorno di un’icona tra spazio, mare e innovazione

Ci sono storie che mi piace particolarmente raccontare e una di queste unisce Francia, Stati Uniti, viaggi spaziali e orologeria. E’ la storia di Wolbrook, un marchio storico nato negli Stati Uniti a metà del secolo scorso e rinato in Francia nel 2019 grazie alla passione di Maximilien Triquigneaux.
Un ritorno storico che ha permesso di far rinascere i formidabili Tool Watch che hanno reso celebre questo marchio.
La vocazione della Wolbrook d’altronde è sempre stata chiara ed è anche stata la sua fortuna negli anni. Realizzare orologi affidabili, resistenti e impermeabili, capaci addirittura di accompagnare Neil Armstrong nei suoi test, a bordo dell’aero-razzo supersonico X-15, in vista dell’allunaggio, con l’astronauta americano che indossava il modello più versatile, lo Skindiver World Timer.
Proprio da questo heritage orologiero e da un testimonial così rappresentativo come Armstrong, Wolbrook e il suo marchio gemello Douglas hanno ripreso a correre o, forse è meglio dire, volare.



Lo Skindiver e l’eredità di Armstrong
Il primo modello della rinascita, lo Skindiver, ha subito colpito nel segno grazie a un mix di caratteristiche che in pochi possono vantare. Certo, il sorprendente rapporto qualità/prezzo ha aiutato, ma è soprattutto nei contenuti e nella storia che questo orologio stupisce. Mi piace anche la scelta non solo di progettare ma anche di assemblare, controllare e regolare i nuovi orologi in Francia a dimostrazione che anche l’orologeria d’oltralpe sta riprendendo vigore.



L’X-15 Skindiver WT Professional, per esempio, è stato fatto rinascere rimanendo fedele all’originale indossato da Armstrong, trasportato però nel nuovo secolo grazie a innovative scelte tecniche. Un’interpretazione moderna di un vero Tool Watch, esattamente come avrebbe potuto progettarlo il fondatore storico al giorno d’oggi.
L’estetica riprende proprio il modello volato nello spazio con tutti i dettagli che ne fanno un vero e proprio orologio multifunzione. L’anima diver, ma anche quella militare, sono ben visibili sul quadrante, a partire dalla leggibilità. Indici grandi e chiari a contrasto con il quadrante scuro, abbondante super-luminova per la lettura notturna ed anche la scala militare Pm, dalle 13 alle 24, affiancata ai classici indici da 12 ore.



Anche le sfere riprendono gli stilemi classici della maison, con la lancetta delle ore a freccia larga e quella dei minuti a bastone. Forme diverse come deve essere su un orologio da sub per non confondersi, a colpo d’occhio, anche nelle situazioni più difficili.
La doppia anima di questo orologio strumento, diver e world timer, è ben riconoscibile anche nella lunetta. La ghiera unidirezionale da 120 click ha una completa lavorazione in PVD nero che la rende subito riconoscibile e presenta sia una scala sessagesimale (i classici 60 minuti degli orologi da sub) sia le città del mondo per una versione di world timer a 12 ore.
A sorprendermi in questo orologio è stato anche il datario. Posizionato a ore 3 ha un paio di chicche degne di nota. La prima è la scelta di dotarlo di un disco “roulette”: i numeri pari e quelli dispari che si alternano anche nei colori, in rosso e nero. La seconda invece riguarda la lente magnificatrice che è posta sotto il vetro, non sopra. Una scelta davvero interessante, che permette di ingrandire la data senza modificare l’estetica dell’orologio.


Una delle innovazioni più sorprendenti, però, è racchiusa nella cassa ed è diventata un vero e proprio marchio di fabbrica della rinata Wolbrook: una nuova architettura chiamata HexapleX capace di migliorare significativamente la resistenza agli urti. Il movimento infatti è sospeso grazie ad ammortizzatori in gomma “3D” che permettono di attutire colpi e vibrazioni.

Le dimensioni, rispetto all’originale, sono aumentate diventando più coerenti con la richiesta odierna. Il diametro è di 40 mm, con una distanza da ansa ad ansa di soli 48 mm, mentre l’altezza, compreso il vetro a cupola in Hesalite, si ferma a 13 mm. Misure ideali per questo tipo di orologio, reso impermeabile fino a 150 metri anche grazie alla corona a vite.
Al suo interno batte il movimento automatico giapponese Miyota 8315, un classico per affidabilità e resistenza con ben 60 ore di riserva di carica.


Questa, la versione speciale dello Skindiver WT, in edizione limitata a 1969 pezzi che prende il nome proprio dall’aereo sperimentale X-15 usato da Armstrong. Il fondello con l’incisione dello storico velivolo e il cinturino Bund in pelle italiana la rendono subito riconoscibile.
Il prezzo mi ha sorpreso quanto l’orologio: 449 Euro. Davvero niente male.
In realtà tutta la linea Skindiver mi ha sorpreso, anche perché, nonostante il prezzo decisamente accessibile (che parte da solo 399 Euro), permette una scelta talmente varia da risultare quasi un orologio su misura.



Il vetro può essere quello storico in Hesalite, per tutte le versioni denominate Professional (caratterizzate dal logo Douglas sul quadrante), o in moderno zaffiro (in questo caso marchiate Wolbrook); la ghiera girevole può essere da diver o anche world timer; il lume di indici e lancette può essere il moderno C3 o il neo-vintage Old Radium; il quadrante ha varie configurazione e addirittura il movimento può essere automatico o Meca-Quartz.
Skindiver Decompression, la coloratissima anima da diver
Per gli amanti del mare però c’è anche uno Skindiver davvero speciale, il Decompression.



Un’esplosione di colori sul quadrante che lo rendono fresco e divertente ma che hanno anche una funzione ben precisa. La percezione dei colori sott’acqua cambia rispetto alla profondità e man mano che si scende diventano grigi. Non tutti insieme però, ogni colore “sparisce” a una determinata profondità ed ecco che questa scala di colori, brevettata dalla maison, diventa un vero e proprio profondimetro cromatico. Un quadrante che riporta anche la tabella militare francese MN90 di decompressione, con i tempi di attesa necessari per tornare in superficie in piena sicurezza.



Un orologio davvero bello, impreziosito da un vetro zaffiro a cupola, un solido movimento giapponese e l’esclusiva cassa con sistema antiurto. Una modello molto estivo per godersi le vacanze con un tocco di colore e allegria ma in piena sicurezza. Perfetti i coloratissimi cinturini che si abbinano tranquillamente al quadrante ma anche a qualsiasi outfit si scelga.
Considerate le specifiche e il prezzo di soli 419 Euro, è praticamente un best Buy.
Skindiver II e Skindiver 38, la naturale evoluzione
Dal primo Skindiver sono nati altri due orologi altrettanto interessanti, lo Skindiver II e il “Reduxed” 38.
Non una semplice evoluzione però, ma due modelli ridisegnati con caratteristiche uniche, che mantengono però l’architettura della cassa HexapleX per la resistenza agli urti.
La Skindiver II è un modello migliorato nelle specifiche e nelle finiture. La resistenza all’acqua infatti passa a 200 metri ma la cassa, completamente ridisegnata, diventa anche più sottile. Questo, grazie al movimento scelto, passato a un più pregiato Miyota 9039 con le classiche 42 ore di riserva di carica.



L’estetica è subito riconoscibile, riprendendo proprio gli stilemi della maison. Lunetta nera e quadrante a contrasto con grandi indici che alternano numeri e forme geometriche, lancette ben riconoscibili l’una dall’altra e quel look neo-vintage da orologio strumento in versione moderna e funzionale. La cassa guadagna anche un’estetica più ricercata grazie ai biselli lucidi lungo tutta la carrure e l’aggiunta delle spallette di protezione della corona sono quel tocco che lo rende ancora più sicuro e riconoscibile.
Tra i vari modelli mi ha colpito particolarmente la versione in blu con indici Jumbo e quadrante degradè. Il colore infatti si scurisce verso l’esterno andando a dialogare perfettamente con la lunetta nera.


Da poco è stato presentato anche lo Skindiver 38. Come il nome fa intuire le dimensioni generali sono state ridotte a 38 millimetri di diametro e come da tradizione della casa non è stato un semplice ridimensionamento, ma un orologio completamente ridisegnato. Sul quadrante solo indici geometrici per un’estetica più pulita ed elegante, accentuata soprattutto nella versione con bracciale. La scelta di utilizzare un disegno a metà strada tra un “Chicchi di riso” e un “Jubilee” funziona perfettamente, cambiando completamente l’estetica generale dell’orologio (meno tool watch e più classico), con l’aggiunta di una vestibilità ottimale grazie alle piccole maglie che abbracciano perfettamente il polso. L’aggiunta di una microregolazione volante sarebbe la ciliegina sulla torta, ma già così il comfort è decisamente elevato.
Anche in questo caso, prezzi decisamente interessanti, 599 Euro per lo Skindiver II e 539 Euro per il “Reduxed” 38 millimetri.



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