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Le Fasi Lunari negli orologi da polso

Quando il tempo guarda la luna: viaggio tra meccanica e poesia
Maggio 21, 2025 – Lorenzo Sana

Gli orologi con complicazioni e dal design elegante, hanno da sempre suscitato un fascino superiore ai comuni “solo tempo”. Una categoria che rispecchia a pieno funzionalità ed eleganza, è sicuramente quella che comprende gli orologi con Fasi Lunari.

Nei tempi passati conoscere il ciclo lunare condizionava molte delle attività dell’uomo, mentre al giorno d’oggi è diventata una funzione prettamente estetica.

Immergiamoci quindi nel mondo di questa affascinante complicazione.

Cosa sono le Fasi Lunari?

Le Fasi Lunari sono le diverse facce che assume il famoso satellite terrestre, quando lo si guarda dal nostro pianeta.

La Luna splende grazie al riflesso della luce solare che rimbalza su di essa. Questa, a seconda della sua posizione, assume ai nostri occhi varie forme, passando da uno spicchio a un cerchio completo.

Se la Luna si trova tra il Sole e la Terra, il satellite non si vede. Questa posizione viene chiamata “Luna Nuova” o “Luna Nera”.

Al contrario se la Luna si trova dall’altra parte della Terra sarà possibile vederla completamente. Questa posizione viene chiamata “Luna Piena”.

Quando la Luna si trova a metà della fase “Crescente”, ovvero tra la Luna Nuova e la Luna Piena, se ne vede solo metà, e viene chiamata “Primo Quarto”.

Invece quando si trova dalla parte opposta al Primo Quarto, e la Luna sta affrontando la fase “Calante”. Questa sarà sempre visibile a metà, ma sul lato opposto, e questa posizione viene chiamata “Ultimo Quarto”.

La rotazione della Luna intorno alla Terra, e quindi la durata del ciclo lunare, avviene in 29,5 giorni. Questo lasso di tempo viene chiamato “mese lunare” o “mese sinodico”. In questi 29,5 giorni la Luna condiziona molto i fenomeni atmosferici sul nostro Pianeta. Infatti quando la Luna si trova dal lato opposto al Sole, le maree saranno più alte a causa della forza magnetica esercitata dai due corpi celesti.

Secondo gli agricoltori la fase di Luna Piena aiuterebbe persino la crescita dei raccolti e della vegetazione sulla Terra.

La Fase Lunare negli orologi

Oggi la fase lunare sugli orologi è utilizzata da molti brand di lusso, da Audemars Piguet a Patek Philippe. Marchi che sono riusciti a esaltare questa complicazione su un piccolo dispositivo come un semplice orologio da polso.

Secondo alcune ricerche le fasi lunari risalgono addirittura ad un meccanismo creato dagli antichi greci nell’anno 205 a.C. Questo congegno meccanico era chiamato “meccanismo di Antikythera”, era alto 30 cm e largo 15 cm, e viene considerato tutt’oggi il più antico calcolatore meccanico della storia.

Il meccanismo di Antikythera fu ritrovato da dei pescatori di spugne nel 1900 in Grecia.

Ridotto a un semplice frammento, fu studiato e riprodotto in dimensioni reali. E venne scoperto che non solo indicava la posizione della Luna, ma persino i movimenti dei pianeti allora conosciuti.

Nel XV secolo, le Fasi Lunari vennero introdotte sugli orologi delle cattedrali delle principali città del mondo, più per la loro estetica che l’effettiva funzionalità.

Nel XVI secolo, invece, furono utilizzate in Inghilterra e in Germania negli orologi a pendolo. Solo dopo il XVII secolo iniziarono a farsi vedere in dimensioni trasportabili, con gli orologi da taschino.

Nel XX secolo la complicazione venne introdotta negli orologi da polso con Patek Philippe. Nel 1925 la maison svizzera creò uno dei primi orologi da polso al mondo con calendario perpetuo, il 97975, che ovviamente comprendeva le Fasi Lunari.

Patek Philippe fu seguita vent’anni dopo da Rolex che produsse un orologio con Fasi Lunari e calendario completo, il primo orologio complicato della maison coronata.

Questo modello era la referenza 8171, e veniva soprannominato “Padellone” a causa delle grandi dimensioni per quell’epoca, 38mm di diametro e 14mm di spessore. Il “Padellone” di Rolex venne prodotto solo per qualche anno, e si stima ne furono realizzati solo un migliaio di esemplari.

Per questo il modello 8171 è ancora uno dei modelli vintage più costosi e ricercati della maison svizzera.

Nel 1985, anche IWC introdusse il suo primo orologio da polso con Fasi Lunari il “Calendario Perpetuo Da Vinci”. Questo orologio stabilì un nuovo standard nel settore orologiero. L’incredibile fase lunare di alta precisione, infatti, necessitava di una sola correzione ogni 122 anni.

Nel 2024 IWC si è superata, creando l’orologio Portugieser Eternal Calendar. Un segnatempo incredibile che oltre ad avere una precisione di 400 anni sul calendario perpetuo, vanta una precisione di 45 milioni di anni sulle Fasi Lunari.

Nel 2025, invece, è Vacheron Constantin a prendersi la scena presentando il Solaria Ultra Grand Complication, uno dei segnatempo più straordinari mai realizzati. Tra le sue 26 complicazioni spicca una fase lunare astronomica di altissima precisione, capace di riprodurre con fedeltà il ciclo lunare per secoli senza bisogno di correzioni. A questa si aggiungono calendario perpetuo, tourbillon, ripetizione minuti e una carta celeste, rendendo il Solaria non solo un omaggio all’ingegneria orologiera, ma anche un tributo al cielo e ai suoi movimenti millenari.

Si può dire che la complicazione “Fasi Lunari” sia una tra le complicazioni più antiche e affascinanti mai realizzate nel mondo dell’orologeria.

Il fascino delle Fasi Lunari, ha portato le migliori maison di orologi di lusso a realizzare esemplari sempre più straordinari e dal design sorprendente. Si può dire che sia diventata quasi una gara a chi rende il proprio orologio il più iconico e unico possibile.

Ma una domanda che rimbalza nella mente di molti è… un orologio con Fasi Lunari è effettivamente utile?

Dagli antichi greci ai giorni nostri, le Fasi Lunari non hanno mai perso il fascino astrologico. Un fascino alimentato dal romanticismo del nostro satellite e dagli effetti che ha sul nostro pianeta e che non possiamo controllare come per esempio le maree.

Questi eventi condizionano la vita dell’essere umano sulla Terra e l’unica cosa che possiamo fare è prevederli e calcolarli. Quindi perché non avere un orologio in grado di farlo?

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