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Hanhart 415 ES: il cronografo anni sessanta che sa stare al passo coi tempi

Quadrante Panda o Reverse Panda, carica manuale e dettagli storici ben conservati
Luglio 2, 2025 – Matteo Serpellini

Fondata nel 1882, Hanhart è conosciuta soprattutto per i cronometri sviluppati nei primi anni venti e per i cronografi da pilota degli anni trenta. Oggi resta uno dei riferimenti per chi cerca orologi ispirati al passato, ma con soluzioni tecniche attuali.

Il modello 415 ES, introdotto a metà anni sessanta, fu il primo cronografo del marchio dotato di una lunetta girevole bidirezionale con scala graduata a 60 minuti e del logo con le ali, che ricompare anche nella versione attuale. La sigla “ES” rimanda alla parola tedesca Edelstahl, cioè acciaio inossidabile.

La cassa in acciaio misura 39 mm di diametro per 13,5 mm di spessore, con anse distanti 46 mm. La costruzione prevede pulsanti a pompa in stile vintage, corona zigrinata e fondello a vite, che garantisce una resistenza all’acqua fino a 100 metri. Dettaglio coerente con l’originale è la lunetta zigrinata, bidirezionale, con inserto in ceramica nera opaca inciso su 60 minuti e triangolo rovesciato a ore 12, priva di materiale luminescente.

Rispetto ai modelli precedenti, la scala tachimetrica e la scala rossa da 100 unità non sono più presenti, lasciando il quadrante più pulito. I nuovi 415 ES si distinguono anche per la doppia configurazione Panda e Reverse Panda, due schemi cromatici che negli anni Sessanta hanno reso questi cronografi apprezzati per leggibilità e contrasto: fondo chiaro con contatori scuri o viceversa.

I contatori secondari, piccoli secondi e 30 minuti cronografici sono decorati con indici a contrasto e spostati più vicino alla scala dei minuti, lasciando più spazio complessivo sul quadrante. In questa versione, gli indici dei sub-quadranti, i numeri arabi principali e le tre lancette centrali sono trattati con Super-LumiNova a emissione verde, soluzione pratica per mantenere leggibilità anche al buio.

Qualche accorgimento estetico aggiunge coerenza al richiamo retrò: vetro zaffiro bombato, che produce leggere distorsioni lungo la periferia del quadrante, punte delle lancette dei minuti e dei secondi cronografici leggermente piegate, e l’immancabile logo alato. Nulla di esagerato, ma dettagli che mantengono l’identità del pezzo.

All’interno lavora un calibro Sellita SW510 a carica manuale, alternativa nota al Valjoux 7750, con riserva di carica estesa a 58 ore. Il movimento è protetto da una cassa antimagnetica e dal sistema di smorzamento Hanhart per resistere agli urti. Buon compromesso per chi usa davvero il cronografo anche fuori dal cassetto.

Per la prima volta, i nuovi modelli sono disponibili anche con bracciale in acciaio inossidabile, chiusura deployante e regolazione rapida senza attrezzi fino a 10 mm. Chi preferisce un look più classico può scegliere un cinturino in pelle di vitello, nei toni del marrone scuro, marrone chiaro o nero, con fibbia tradizionale.

I prezzi restano contenuti per la categoria: 2.690 euro con bracciale in acciaio, 2.490 euro con cinturino in pelle. Un cronografo che rimane fedele all’idea originale senza rinunciare a materiali e finiture adatti a un uso quotidiano. Se piacciono i dettagli rétro ben fatti, qui si trovano senza troppe concessioni al superfluo.

E voi che ne pensate di questo Hanhart 415 ES?
Fatecelo sapere nei commenti qui sotto!

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