Bulova Accutron Spaceview 314: SILENZIO

No, non siamo impazziti, e il titolo non è sbagliato.
Nel panorama dell’orologeria moderna, pochi nomi evocano un senso di innovazione quanto Accutron. Nato negli anni ‘60, l’Accutron non era semplicemente un orologio, ma una vera e propria rivoluzione. Tanto che Bulova, in pochi lo sanno, tra gli anni ’60 e ’70, ha equipaggiato con la propria strumentazione ben 46 missioni spaziali della NASA.

Ebbene, dovremo aspettare l’autunno 2025 per saperne di più, ma ciò che è certo è che Bulova rilancerà Accutron con lo Spaceview314. Non è solo un tributo, come di recente spesso accade, ma una vera evoluzione con miglioramenti significativi.
Per comprendere appieno la portata dello Spaceview 314, tuttavia, è essenziale ripercorrere i passi che hanno portato alla nascita dell’originale Accutron. Era il 1960 quando Bulova presentava al mondo il primo orologio da polso elettronico basato su un diapason vibrante, il Bulova Accutron. Progettato da Max Hetzel, questo movimento rivoluzionario, noto come calibro 214, vantava una precisione senza precedenti per l’epoca, con uno scarto di appena un minuto al mese. La sua frequenza di 360 Hz superava di gran lunga quella dei tradizionali bilancieri meccanici, che operavano a poche hertz. Il ronzio silenzioso distintivo del diapason, piuttosto che il ticchettio, e la lancetta dei secondi che si muoveva in modo continuo e fluido, senza scatti, erano le sue firme inconfondibili.

L’Accutron divenne rapidamente un simbolo di precisione e, soprattutto, avanguardia. Non era solo un orologio, e non era solo uno strumento di bordo. Era il simbolo di un’epoca che guardava con ottimismo al progresso.
Oggi, lo Spaceview 314 non è una semplice riedizione. Questo nuovo modello, equipaggiato con il calibro 314, evolve la tecnologia originale.

Uno degli aspetti più significativi riguarda la fissazione dei condensatori e dei cavi direttamente alla platina. Questo accorgimento tecnico non solo aumenta la stabilità e la resistenza agli urti, ma riduce anche la possibilità di malfunzionamenti dovuti a disconnessioni interne, un potenziale punto debole nelle prime versioni degli orologi elettronici.

Un altro miglioramento cruciale è il ruotismo che permette il movimento fluido della sfera secondi. Per compensare l’aumento di diametro del movimento e della cassa rispetto all’originale, questa ruota è stata rivista e ingrandita, garantendo una fluidità della lancetta dei secondi senza precedenti, mica poco. In più, da buon orologio moderno, lo Spaceview 314 introduce anche la funzione di hacking della sfera secondi, consentendo una regolazione precisa dell’ora. Ah, dimenticavo: ogni movimento è assemblato a mano.

Anche l’estetica del movimento, l’anima degli AccutronSpaceview, ha compiuto un passo significativo introducendo finiture tipiche dell’orologeria meccanica. Le “Côtes de Genève”adornano la platina posteriore, mentre il “perlage”, una finitura a cerchi concentrici che conferisce ulteriore profondità e raffinatezza (e che in passato aveva la specifica funzione di trattenere la polvere dovuta all’usura degli ingranaggi, ma ne parleremo prossimamente), è stato usato per rifinire la platina lato quadrante.

Il design della cassa dello Spaceview 314 rappresenta, invece, un punto di distacco rispetto al suo predecessore. Mentre l’originale Accutron si distingueva per la sua corona posizionata sul fondello, il nuovo Spaceview 314 adotta una configurazione più convenzionale, ma nemmeno troppo, con la corona posizionata lateralmente ma a ore 4. Questa scelta, pur funzionale e forse più pratica per l’uso quotidiano, può essere percepita come un peggioramento estetico rispetto all’eccentricità e all’innovazione del design originale. Ma c’è da dire che il fondello, prima chiuso con la corona incassata, oggi ne guadagna in estetica diventando una finestra aperta su un calibro che, diciamolo, è il vero motivo per cui si acquista un Accutron: e allora perché nasconderlo?

Ed eccolo il nostro titolo: Bulova Accutron è tanto, ed è anche il ronzio inconfondibile del diapason, il movimento continuo e ipnotico della lancetta dei secondi: queste sono le caratteristiche che hanno definito Accutron negli anni ’60 e che Bulova ci porta fino ad oggi, senza dimenticare accorgimenti necessari e moderni.
Disponibilità
Ma non è tutto.
L’Accutron Spaceview 314 sarà presentato in varie versioni.Acciaio inossidabile, Ti Grado 5, Oro giallo 18kt. Diametro di 39mm, circa 13,3mm di spessore e 30 metri di impermeabilità.
Varia leggermente anche il quadrante: un anello della cassa color argento per l’acciaio, champagne per il titanio e senza anello per la versione in oro. I cinturini invece saranno in pelle italiana, disponibili in nero o marrone sella per l’acciaio, blu per il titanio e marrone scuro per l’oro.
Con prezzi per ora in dollari che vanno dai $5,990 per la versione in acciaio, ai $6,200 per quella in titanio, fino ai $31,500 per l’esclusivo modello in oro, lo Spaceview 314 – a differenza di ciò che avreste pensato – si posiziona nel segmento premium, e nonostante non sia un’edizione limitata in senso stretto, Bulova ha dichiarato che la produzione sarà comunque contingentata.
Basterà tutto questo a riportare in auge l’Accutron?
Fatecelo sapere nei commenti qui sotto!

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